La Polizia di Stato torna a lanciare un allarme truffa su Whatsapp, già segnalato da centinaia di utenti della celebre chat. Dietro catene di messaggi riguardanti sconti su marche di abbigliamento e accessori, si celerebbero infatti abbonamenti a costosissimi servizi a pagamento di contenuti mobili.
Il direttore dell’Associazione dei fornitori di servizi e contenuti, Raffaele Rossetti, ha definito tali messaggi “pratiche scorrette nei confronti del consumatore per l’abbonamento a servizi a valore aggiunto”.
Questi servizi a pagamento dovrebbero necessitare infatti di una ulteriore conferma da parte dell’utente, il quale invece si ritrova a dover inizialmente rispondere ad un sondaggio o test, e solo in un secondo momento, dopo aver inoltrato ad altri 10 contatti il sondaggio, visualizza una pagina che lo avverte dell’esaurimento sconti a suo benefico, e lo reindirizza verso la famigerata schermata dei servizi a pagamento.